COME STA IL BIO in Italia ?
Continua, invece, la marcia dei portali per la vendita online di prodotti bio che, negli ultimi cinque anni, hanno registrato una crescita di oltre il 56%, passando dai 240 siti del 2014 ai 375 del 2018. Come l’anno precedente, la seconda migliore performance è quella dei ristoranti bio che nello stesso periodo sono aumentati del 36,5%. Seguono le mense biologiche (+12,5%), i mercatini (+6,8%) e i negozi specializzati (+0,4%); in calo, invece, le aziende bio con vendita diretta, che registrano un calo dell’1,6%.
Continua il trend negativo per gli agriturismi (-5,6%) e per i gruppi di acquisto (-10,5%). Quasi quattro attività biologiche su dieci si concentrano in sole tre Regioni italiane, le stesse dell’anno precedente; al primo posto per numero di aziende si piazza la Lombardia, con 1.418 imprese censite nel 2018, una in più rispetto al 2017. Segue ancora l’Emilia Romagna, con 1.325 attività, e la Toscana, dove se ne contano 1.128.
In 10 anni, le vendite di prodotti bio sono raddoppiate nei negozi specializzati, mentre nei supermercati e in altri canali di vendita è addirittura quadruplicato. Nello stesso periodo, il mercato italiano del biologico è passato da 1,6 miliardi di euro a 4,1 miliardi: un aumento del 164%.”
Personalmente credo che indietro non si torni, ci potranno essere piccoli rinculi seguiti da ripartenze più o meno spumeggianti, ma la scelta dei cittadini/consumatori per un cibo sano, pulito e giusto, per chi lo consuma e per chi lo produce, ritengo sia un processo irreversibile. Che poi i GAS siano in grado di intercettare, almeno in parte, questa linea di tendenza è tutta un’altra storia, anche rispetto alla politica pan/consumistica della Grande Distribuzione che vuole occupare ogni spazio di richiesta dei possibili clienti. Per ora il nostro GAS continua la sua costante e inarrestabile crescita, se ne riparla fra un anno…
villiam